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L'EUS nelle varianti anatomiche post-chirurgia.

COMMENTO ALL' ARTICOLO:

E'estremamente importante conoscere le indicazioni e naturalmente le controindicazioni all'esecuzione di un esame endoscopico, questo sia per rispondere adeguatamente alle richieste dei colleghi ma anche per limitare le complicanze di esami invasivi e soprattutto l'esecuzione di esami inutili.

Questo articolo retrospettivo, valuta l'efficacia dell'esame ecoendoscopico superiore condotto in 188 pazienti con anatomia chirurgicamente alterata (Billroth I e II, Whipple, Puestow, Roux-en-Y, esophagectomy e Nissen fundoplication). I risultati sono estremamente positivi, in quanto gli autori descrivono un successo della procedura in quasi tutti i pazienti con l'assenza di eventi avversi significativi; le uniche limitazioni che descrivono sono la mancata acquisizione di immagini della testa pancreatica e del dotto biliare comune in 10 su 39 pz con Billrtoh II ed in tutti i pz sottoposti a Roux-en-Y.

Quindi, secondo gli autori, è possibile eseguire esami

ecoendoscopici superiori anche nel pz. con alterazioni chirurgiche della normale anatomia; va però tenuto conto che lo studio è stato condotto in un unico centro e soprattutto in un centro di 3° livello, per cui le conclusioni vanno estese alla pratica quotidiana con una certa cautela e con buon senso.

Articolo selezionato e commentato dal Dott. CAstellano Danilo

Dipartimento di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva

Università degli studi di Perugia